LE ISOLE FORTUNATE
Quale voce viene sul suono delle onde E solo se, mezzo addormentati, Sono isole fortunate, (da Messaggio)
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AUTOPSICOGRAFIA Il poeta è un fingitore. E quanti leggono ciò che scrive, E così sui binari in tondo (da Poesie di Fernando Pessoa)
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Stanca essere, sentire fa male, pensare disrugge. Estranea a noi e fuori, frana l'ora e tutto in essa frana. Inutilmente l'anima piange. A cosa serve? E cosa deve servire? Delle piccole voci con cui il mattino si desta, (da Poesie Inedite)
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Ricordo bene il suo sguardo. Attraversa ancora la mia anima Come una scia di fuoco nella notte. Ricordo bene il suo sguardo. Il resto… Sì, il resto è solo una parvenza di vita. Ieri ho pesseggiato per le strade come una qualsiasi persona. Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona. Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, (da Poesie inedite)
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Quasi anonima sorridi e il sole indora i tuoi capelli. Perché per essere felici È necessario non saperlo? (da Poesie inedite)
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Nulla mi lega a nulla. (da Lisbon Revisited – Poesie di Álvaro de Campos) |
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Così presto passa tutto quanto passa! Muore così giovane davanti agli dèi tutto quanto Muore! Tutto è così poco! Niente si sa, tutto si immagina. Circondati di rose, ama, bevi, e taci. Il resto è niente. (da Odi di Ricardo Reis)
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Sono un guardiano di greggi. Il gregge è i miei pensieri. E i miei pensieri sono tutti sensazioni. Penso con gli occhi e con gli orecchi e con le mani e i piedi e con il naso e la bocca. Pensare un fiore è vederlo e odorarlo Perciò quando in un giorno di calura (da Il Guardiano di greggi – Poesie di Alberto Caeiro)
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Rientro e chiudo la finestra. Mi portano il lume e mi danno la buona notte. E la mia voce allegra dà la buona notte. Magari la mia vita fosse sempre questo: il giorno peno di sole, o addolcito dalla pioggia, o tempestoso come se finisse il Mondo, la sera mite e la gente che passa guardaa con interesse dalla finestra, l'ultimo sguardo amico alla quiete delle piante, e poi , chiusa la finestra, il lume acceso, senza leggere niente, senza pensare a niente, senza neanche dormire, sentire la vita scorrere in me come un fiume nel suo letto.< br />E fuori un grande silenzio, come un dio che dorme. (da Il guardiano di greggi – Poesie di Alberto Caeiro) |
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