juan ramon jimenez

Io e me

 

Mi sfidi, mi fronteggi
come nello
specchio d'acqua zampillo ed immagine.

Come potrò trovare la via eterna
ch'offre lo specchio all'anima degli occhi
se vieni tu dal fondo della via
con la forza di quest'ansia che a un tratto
nasce da me, non so di dove, come tu da te stesso?

Intorno, tutto è luce.
Ma io non posso andare all'infinito di cui l'anima ha sete
per questo luogo – il suo! – dal quale tu
mi vieni incontro.

Ah, forza della mia immagine – vita! –
più forte di me stesso

 

Amore

 

Intera, nel mattino, giorno a giorno,
per me: completa, corpo e anima
– fiore chiuso di nuovo con l'aurora,
col suo profumo stretto in sé,
barca tornata al porto, con il sole,
dalla pesca notturna in mare aperto,
con la vela piegata -,
mentre mi fai con gioia – per me intera -,
come regina buona, tra sorrisi dimentichi del regno,
il regalo del sonno!

 

 

 

Sei bella come…

 

Sei bella come
è bello il prato tenero dietro l'arcobaleno
nel tacito meriggio d'acqua e sole,
come i riccioli della primavera
nel sole dell'aurora,
l'avena fine della staccionata
contro il sole calante dell'estate,
come i tuoi occhi verdi e il mio riso vermiglio,
Il mio profondo cuore e il mio amoroso palpito.