Jacques Prévert

In un giardinetto su una panchina
 C'è un tale che vi chiama se passate
 Ha un paio d'occhialini un vecchio abito grigio
 Fuma un piccolo sigaro è seduto
 E vi chiama se passate
 O più timidamente vi fa un cenno 
 Non bisogna guardarlo
 Non bisogna ascoltarlo
 Ma tirar dritto
 Fingere di non vederlo
 Fingere di non averlo neppure sentito
 Passare via frettolosi
 Perchè se lo guardate
 O se gli date retta 
 Vi fa un suo cenno e niente nessuno
 Vi può impedire di sedergli accanto
 Allora vi guarda in faccia vi sorride 
 Facendovi soffrire atrocemente
 E lui continua il suo sorriso
 E voi stessi sorridete esattamente
 Di quel sorriso
 Più sorridete e più soffrite
 Atrocemente
 E più soffrite più sorridete
 Irrimediabilmente
 Restando fissi là
 Come congelati
 Sorridendo sulla panchina
 Bambini giocano a due passi da voi
 Passanti passano
 Tranquillamente
 Uccelli volano
 Volano via da un albero
 Si posano su un altro
 E voi restate là 
 Sulla panchina
 E già sapete bene
 Che non potrete più
 Giocare come quei bambini
 Sapete che non potrete più
 Passare come quei passanti
 Tranquillamente
 Né che mai più potrete volar via
 Lasciando un albero per l'altro
 Come quegli uccelli.