conducimi per mano

 

Conducimi per mano, Signore,
luce di tenerezza;
nel buio che mi accerchia,
conducimi per mano.

Cupa è la notte,
e io sono ancora lontano da casa:
conducimi per mano.
Guida il mio cammino;
non pretendo di vedere orizzonti lontani:
un passo mi basta.

Un tempo ero diverso, non t’invocavo:
amavo scegliere e vedere la mia strada;
ma adesso conducimi per mano.

Amavo il giorno abbagliante,
disprezzavo la paura,
l’orgoglio dominava il mio cuore:
dimentica, Signore, quegli anni.

Sempre fu sopra
di me la tua potente benedizione:
sono certo che ora mi condurrai per mano,
per lande e paludi,
per balze e torrenti,
finché svanisca la notte,
e mi sorridano all’alba i volti degli angeli,
amati a lungo, e per poco smarriti.

(J.H. Newman)