Cristina Bove
Questa non è una tana di carezze, è piuttosto una scatola cinese
e dentro -sillabata- una fontana
ci sono voli sulle guglie e intrappolata
una bambina in processione per corridoi infiniti
la sua difesa è assecondare tutto
Dorme il fauno ebbro, ha sulla fronte il lascito di un sogno
l'edera sulla bocca
di terra i fori occlusi e muto il flauto
fuggi, bambina, è tempo di ferraglia
non di cocci smussati dalle onde, gemme
serbate nelle mani piccole
morivi di ogni età
disattesa la lingua e l'idiota enarmonico
canta quarti di luna. Sotto la scala immobile
il cane di Mirò
e tu
sì, dico a te
che il tuo passo di pioggia scivola sul mio vetro rassegnato
e non concede appigli
hai forse braccia
da contenere immenso?…
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