Valeria Curcio

04 ottobre alle ore 20.58 http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/hs321.snc4/41383_1579184263_9900_n.jpg
Lo zio Turiddo era fratello della nonna Gisella, la mia nonna materna. Scapolo convinto, si vociferava che non si fosse mai sposato perchè aveva avuto un amore infelice per una cugina sposata. Si era dedicato allo studio, era un insigne latinista e un uomo erudito, come suo padre. Questa sua bravura terrorizzava noi ragazzini perchè quando scendeva a Catania,( ospite della nonna Maria che aveva accolto in casa tutti), ci interrogava. Non avendo avuto figli, sconosceva la complicità che si può creare con un bambino, pertanto correva ad informare i nostri genitori, con le conseguenze del caso. La sua specialità era la preparazione della famosa "acqua di Vichy", era fatta naturalmente con la polverina Idriz; a lui piaceva molto, ma molto frizzante e ci metteva due bustine. Non aveva pazienza, in generale, meno che mai quella di aspettare che la reazione chimica finisse. Stappava la bottiglia prima del tempo e mitragliava tutti i commensali a giro quasi ogni giorno. Debbo dire che nonna Maria era una donna pazientissima e se la cosa le dette fastidio non ne siamo mai venuti a conoscenza.