Marguerite Yourcenar: "Ho qualche esitazione a ripetere in questo momento, davanti a lei,

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 i quattro voti buddisti che spesso, effettivamente, sono andata ripetendo a me stessa nel corso della mia vita: un voto è una preghiera, anzi, è qualcosa di ancora più segreto di una preghiera. Ma, per semplificare, si tratta: di combattere le proprie cattive inclinazioni; di dedicarsi allo studio fino alla fine; di perfezionarsi nella misura del possibile; e, infine, per numerose che siano le creature in errore su tutta la superficie dei tre mondi, vale a dire dell'universo, di lavorare per la loro salvezza. Dalla coscienza morale alla conoscenza intellettuale, dal miglioramento di sé all'amore degli altri e alla compassione verso di loro: mi sembra che tutto sia là, racchiuso in quel test vecchio di circa ventisei secoli."

Matthieu Galey: E li ha messi in pratica questi voti?

Marguerite Yourcenar: "Una volta su mille. Ma pensarci è già qualcosa."